Sapete qual’é la differenza tra un occhiale EVO e un occhiale sartoriale acquistato dall’ottico? (non quello acquistato dell’occhialaio)

Se non lo sapete, ve lo diciamo noi: è la prova occhiale.

Per far comprendere meglio qual’è la differenza Vi racconto un episodio a cui ho assistito quando ero ancora un bambino. A metà degli anni 60, nel periodo natalizio, mio zio Turuzzu (Salvatore), un bravissimo sarto siciliano, aveva concordato con don Pippino (Giuseppe) che gli avrebbe cucito un abito nell’arco in una settimana con l’impegno che da lì a 4 giorni sarebbe dovuto tornare per effettuare la prova vestito. A quel tempo non c’erano i telefonini e il telefono di casa era un lusso non per tutti; ricordare a don Pippino di andare alla prova vestito non era facile come lo sarebbe stato oggi. Trascorsa la settimana concordata per la consegna, don Pippino si ripresenta in sartoria per ritirare l’abito. Vedendolo appeso al manichino ancora imbastito, don Pippino, con voce un po’ alterata, redarguiva mio zio dicendo: ‘don Turuzzu, ancora a nenti semu?’ che tradotto vuol dire: come mai il mio vestito non è ancora pronto? Mio zio Turuzzu, impassibile al rimprovero gli rispose:

carissimu don Pippinuio l’aspettavo tre giorni fa per la prova del vestito ma lei non è venuto. Io (proseguiva con voce sicura mio zio) il vestito non lo finisco se non prima glielo provo addosso. Se lei è venuto da me è perché vuole che il suo vestito si adatti perfettamente e non approssimativamente al suo ‘personaggio’ (così al tempo venivano individuate le caratteristiche fisiche di una persona). Don Pippinu, col sorriso di quello che sa di avere torto senza volerlo ammettere, si mise a parlare d’altro rimanendo in attesa che mio zio iniziasse la prova vestito.

Questa storiella per dirvi che le prove durante la lavorazione di un prodotto fatto ‘su misura’ sono indispensabili o meglio, sono l’essenza del prodotto artigianale. Le iniziali misure prese sull’individuo sono necessarie ma non sufficienti per ottenere il prodotto sartoriale.

Torniamo agli occhiali sartoriali acquistati in negozio.

Qualche giorno dopo aver preso le misure e ordinato il vostro occhiale, l’ottico vi mostrerà delle foto, vi farà vedere un video della lavorazione dove un artigiano fa prendere forma ad una lastra di acetato, vi commenterà le immagini e vi farà sentire orgogliosi di aver acquistato un prodotto unico.

La certezza che l’occhiale abbia effettivamente l’indossabilità che vi era stata promessa però la avrete solamente quando l’occhiale arriverà in negozio. Solo allora, dopo averlo indossato, saprete se avete ottenuto il confort desiderato.

Tutt’altra cosa succede con le montature EVO.

Innanzitutto non è necessario che l’ottico prenda le misure sul vostro viso. Dopo aver scelto la montatura che più vi piace, la prendete in mano e immediatamente fate la prova occhiale. Grazie ai suoi meccanismi di regolazione la potrete modellare sul vostro viso; sarete voi stessi a trovare la giusta configurazione. Potrete regolare: la dimensione del ponte, l’inclinazione dei cerchi oculari, l’angolo pantoscopico, la pressione dell’asta dietro l’orecchio, la lunghezza delle aste; in sostanza potrete intervenire su tutti i fattori che determinano la perfetta calzata.

Solamente dopo aver trovato il confort desiderato farete l’acquisto. Scusate se è poco.

torna alla HomePage